La danza degli Svassi

In questi giorni una delle poche cose che possiamo fare è passeggiare, stare in mezzo alla Natura che ci circonda. Chi è più fortunato e ha la possibilità di camminare vicino a uno specchio d’acqua, potrà avere il piacere di osservare questa spettacolare “danza” di primavera. Un rituale ciclico che ogni anno sorprende e ammalia tutti gli appassionati di ornitologia. Ora il tempo lo abbiamo; per stare fermi ad osservare.

Potete sedervi vicino alle sponde, in silenzio, con o senza binocolo, e aspettare. Magari ancor meglio levandovi le scarpe, per avere un maggior contatto con la terra, per percepirne il profondo respiro…

 

Svasso maggiore Podiceps cristatus (Linnaeus, 1758)

Si tratta di un uccello acquatico che appartiene all’ordine dei Podicepiformi. E’ lungo sui 50-55 cm e ha un’apertura alare di 75-85 cm

Non ci sono differenze visibili tra maschi e femmine e in questa stagione vestono ambedue l’abito nuziale, periodo durante il quale gli svassi hanno delle colorazioni molto più vivaci, con delle creste del capo molto caratteristiche!

E’ una specie relativamente abbondante nelle aree umide di tutta Italia, anche del Veneto. Per venire a luoghi a noi vicini, possiamo osservare gli Svassi ai laghi di Revine (Santa Maria e Lago), ai laghetti di Negrisiola e al lago di Santa Croce.

Gli Svassi sono uccelli gregari e spesso li osserviamo in compagnia di folaghe, smerghi e germani reali. Si nutrono principalmente di piccoli pesci, insetti e crostacei che catturano tuffandosi sott’acqua. In caso di pericolo possono rimanere in apnea per parecchio tempo, emergendo poi a considerevole distanza da dove si erano tuffati.

Il rituale di accoppiamento, chiamato “danza degli Svassi”, è una delle parate nuziali più coreografiche tra gli uccelli selvatici: lo svasso inscena uno straordinario balletto durante il quale i due partner si pongono l’uno di fronte all’altro e iniziano un cerimoniale di saluto muovendo ritmicamente il capo e alzando e abbassando le penne della testa. Poi si tuffano entrambi e riemergono sollevandosi verticali sull’acqua con una tipica posa chiamata “del pinguino”, offrendosi ciuffi di alghe o di erbe.

Dopo questo cerimoniale la coppia rimane unita e preserva il proprio spazio dove intende nidificare, difendendolo con furiosi litigi dalle altre coppie rivali. Costruisce un nido galleggiante con vegetazione acquatica vicino alla vegetazione palustre (di solito canneto).   La femmina depone 4-5 uova che si schiudono dopo circa 25-28 giorni. I piccoli “polli” divengono“indipendenti” dopo 10-11 settimane.

 

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