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I rimedi per difendersi dalle zecche

Molte diffusa da maggio fino a ottobre questo subdolo parassita è riconoscibile per la sua forma ovale.

Lungo da alcuni millimetri fino a oltre 2 cm, a seconda dello stadio di sviluppo, è di colore grigio fino al rosso nerastro con 6 o 8 arti.

Cresce grazie al sangue che riesce a succhiare dalla pelle di animali e persone, che diventano “ospiti” loro malgrado della zecca.

La zecche non salta e non vola, ma si apposta all’estremità delle piante aspettando il passaggio dell’ospite, attratta dall’anidride carbonica emessa e dal calore del corpo.

“Quando una zecca si attacca all’uomo nella maggior parte dei casi non vi sono conseguenze – spiega Claudio Venturelli, entomologo del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Cesena  – alcune volte può esserci una reazione locale con arrossamento, gonfiore e prurito, analoga a quella causata da corpi estranei nella cute, come ad esempio schegge di legno, legata alla permanenza del rostro nella cute.

In casi più rari la zecca può trasmettere all’uomo alcune malattie infettive e, in particolare, la Malattia di Lyme.

Una puntura di zecca però non significa aver contratto malattie: nel nostro territorio la percentuale di zecche infette è ancora molto bassa, inoltre la capacità di un’eventuale zecca infetta di trasmettere la malattia dipende dal tempo in cui essa rimane attaccata alla cute.

La probabilità di infezione è bassa se la zecca resta attaccata alla cute per meno di 24 ore”.

Il modo migliore per difendersi dalle zecche è prevenirne l’attacco. Semplici precauzioni mettono al sicuro da queste rare eventualità.

A livello preventivo, quando ci si reca in parchi naturali per una escursione è sempre bene vestirsi adeguatamente limitando le zone esposte del corpo fino a infilare i pantaloni nelle calze.

Meglio indossare abiti chiari, su cui è più facile vedere camminare le zecche, ed eventualmente spruzzare i comuni prodotti repellenti sulla cute e sulle estremità degli abiti. Occorre poi evitare di camminare dove l’erba è più alta, rimanendo al centro dei sentieri e non sedersi direttamente sull’erba.

Una volta a casa è importante lavare i vestiti ad alte temperature e ispezionare accuratamente tutto il corpo prima della doccia: le zecche si vedono a occhio nudo e tendono a localizzarsi preferibilmente su testa, collo, fianchi e nelle pieghe cutanee (ascelle, inguine, dietro le ginocchia).“

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